Denominazione
Geolocalizzazione
Gambatesa (CB)
Percorso
La manifestazione si svolge per tutto il Comune di Gambatesa, non vi sono percorsi precostituiti. I destinatari sono gli stessi abitanti del comune di riferimento, che ricevono le squadre di Maitunat’ nelle loro case. Durante i giorni in cui si svolge la festività, tutto il comune di Gambatesa è attraversato dalle squadre che improvvisano ai passanti i propri stornelli. Il primo gennaio, in Piazza Vittorio Emanuele, si tiene l’annuale gara di Maitunat’.
Descrizione
“A Maitunat’” (la Maitunata) di Gambatesa è una tipologia di canto popolare caratterizzata da stornelli improvvisati, al fine di canzonare ironicamente i destinatari dei versi. A Gambatesa le “Maitunat’” non equivalgono solamente ad una tipologia di canto satirico, ma rappresentano simbolicamente anche una pratica sociale.
La Maitunata tradizionalmente si svolge in un lasso di tempo che va dalla sera del 31 gennaio, alla giornata del 1 gennaio. Le maitunate vengono praticate in maniera collettiva da giovani e adulti del paese che si riuniscono in “squadre” (gruppi scelti, così denominati nella tradizione popolare di questa pratica), mentre i destinatari dello stornello sono abitualmente amici, parenti e persone “note” del paese. La tradizione vuole che dopo aver ricevuto le squadre, i padroni di casa invitino tutti i membri a consumare cibo e bevande. Le squadre sono tipicamente composte da un cantore, al quale spetta il compito di improvvisare componimenti ironici e satirici (spesso su melodie note), accompagnato da un gruppo di musicisti, ognuno dei quali tende ad occuparsi rispettivamente della melodia o del ritmo della canzone.
Agli strumenti propri della tradizione agro-pastorale (come “U ‘bruzzusell” l’organetto abruzzese, o gli idiofoni che si scuotono o sfregano tra di loro), già dai primi anni del Novecento vengono affiancati altri strumenti, quali la fisarmonica o strumenti a fiato e, nello specifico, ottoni. Le trombe e i sassofoni, così come la fisarmonica e l’organetto, si occupano della parte melodica e in particolar modo ad essi spetta il “ritornello”, ovvero quel momento di accompagnamento musicale nel quale il cantore procede all’improvvisazione. I tamburi (spesso vengono usati tamburi a frizione, chiamati localmente “bufù”), si occupano invece del ritmo. Le musiche possono variare a seconda degli strumenti impiegati. Si otterranno quindi melodie affini alla “tarantella”, se verranno usati prettamente strumenti della tradizione popolare, oppure, se impiegato l’uso di strumenti a fiato, è possibile ottenere tipi di musicalità più conformi al genere “pop”. Perfetto esempio di come, a Gambatesa, la tradizione si mescola alla modernità.
La manifestazione, che si svolge durante il capodanno, coinvolge l’intera collettività del paese di Gambatesa. I cittadini, ma anche turisti e coloro che risiedono in altri paesi, vengono infatti coinvolti in canti e danze.
La festività si svolge in due momenti distinti, la notte di capodanno ed il primo gennaio. Il pomeriggio del 31 dicembre si apre con l’accensione dei Falò di Capodanno, seguito subito dopo dalla Messa di Ringraziamento (tra le 17.30 e le 18.00) officiata nella Chiesa Madre intitolata a San Bartolomeo Apostolo. Una volta terminata la messa, si procede, in Largo Castello, alla benedizione delle squadre musicali da parte del parroco, al quale saranno poi dedicate delle maitunate. La serata del 31 gennaio ha come protagoniste le squadre, che di casa in casa, per le strade di Gambatesa, portano ai suoi abitanti le maitunate. Coloro che aprono le porte di casa, sono soliti brindare ed offrire cibo, come i tradizionali “fagioli con la coteca” cotti tradizionalmente riponendo il tegame vicino al fuoco del camino. Durante la giornata di fine anno, può accadere che alcune squadre preferiscono non rincasare dopo la messa, saltando la cena o posticipandola, e dunque iniziando a cantare già dal tardo pomeriggio. Poco dopo la mezzanotte vengono sparati i fuochi d’artificio con un doppio spettacolo, prima con “l’incendio” delle poste e poi della villa comunale.
Il giorno seguente si apre con l’esibizione della “scuola delle Maitunat”, cui segue la gara delle squadre di Capodanno in Piazza Vittorio Emanuele.
Notizie aggiuntive
Le squadre prediligono l’utilizzo di due tipologie nella struttura del brano:
– Un brano in 3/4, la cui prima sezione è composta interamente da un’introduzione (di 8 battute), la seconda sezione è caratterizzata dall’improvvisazione del cantore (12 battute) e la terza sezione comprende la ripetizione in coro del secondo distico (4 battute) ed un’ulteriore ripetizione esclusivamente musicale. La metrica segue lo schema “AABB”;
– Un brano in 2/4, caratterizzato da un’introduzione strumentale (8 battute), una parte testuale (16 battute) e una parte di ripetizione del titolo della canzone (16 battute). La metrica segue lo schema “ABCB”.
Le maitunate si distinguono in “maitunate antiche”, “semi moderne” e le più attuali “maitunate improvvisate”…
Cronologia
Le foto presenti negli archivi storici mostrano “squadre” di maitunate già a partire dai primi anni del 1900, fonte avvalorata dalla testimonianza del cantore Ferdinando Macchiarola, detto “Zio Nandino”, nato il 9 dicembre 1913, il quale nei primi anni venti (all’età di 7 anni), era già membro di una squadra.
La festività si svolge in due momenti distinti, la notte di capodanno ed il primo gennaio. Ha periodicità annuale.