Geolocalizzazione
Montorio nei Frentani (CB)
Percorso
La processione attraversa le vie del paese mentre le Tavole vengono organizzate nelle case private.
Descrizione
La Festa di San Giuseppe a Montorio nei Frentani si festeggia allestendo, in alcune abitazioni, gli altari di San Giuseppe, con fiori e candele, e preparando e servendo le tredici pietanze.
I rituali prendono il via il giorno prima della festa: il 18 marzo, la vigilia di San Giuseppe, il parroco fa visita alle case che allestiscono la Tavola e benedice tutte le pietanze, che saranno servite il giorno successivo, con preghiere e rito della veglia degli altari. Nella serata si consumano pietanze semplici, come il granturco lesso e le screpelle (frittelle di pane), e si intona il canto devozionale in onore di San Giuseppe.
Durante la notte si continua a cucinare, a pregare e a cantare.
La mattina del 19 marzo si inizia con la partecipazione alla processione di San Giuseppe per proseguire poi con la visita agli altari e alle tavole di San Giuseppe. I commensali si riuniscono in queste case dove, in un angolo, è allestito l’altare con una effige o una statua di San Giuseppe e poi si siedono intorno ad una tavolata dove sono presenti un bambino, che rappresenta Gesù Bambino, una coppia di sposi che rappresentano invece Maria e Giuseppe, e una coppia di vecchi a rappresentare i saggi del paese. Intorno al tavolo poi ci sono altri otto commensali, tutti di sesso maschile, che rappresentano gli apostoli. Poi, sparsi in differenti spazi delle abitazioni ci sono altri tavoli per accogliere il resto degli invitati.
Le tredici pietanze, tutte di magro, vengono servite in piccole quantità dai padroni di casa, che non siedono a tavola, aiutati da amici e volontari, secondo il seguente ordine: arance condite con olio e pepe; fagioli, ceci, cicerchie conditi con olio crudo; fave con olio e cipolla fritta; rape e riso conditi con olio crudo; baccalà fritto; funghi in umido; scapece; peperoni e vari ortaggi sotto aceto; baccalà in umido; ed infine maccheroni con la mollica fritta e pepe. Ad ogni portata si invoca in coro il nome di Gesù e Maria.
A tavola c’è una sola bevanda, il vino rosso, servito in una particolare bottiglia, e non è presente acqua. Si invocano i nomi di Gesù e Maria anche quando si beve il vino.
A fine pranzo, tutti gli avanzi vengono offerti ai vicini, ai parenti e ai poveri della comunità.
Notizie aggiuntive
La Tavola di San Giuseppe è una festa religiosa che aggrega tutta la collettività: è la festa della comunità di Montorio, anche di chi vive ormai lontano ma che, per questa occasione, torna nel paese natio.
Una devozione molto sentita, come spiega anche il parroco locale, e che unisce generazioni diverse.
I preparativi per le tavole di San Giuseppe iniziano, solitamente, una ventina di giorni prima del 19 marzo con l’organizzazione di tutto ciò che serve per preparare le tredici pietanze. La settimana prima della festa…
Cronologia
La Tavola di San Giuseppe è attestata nella memoria orale del paese come antico cerimoniale caratteristico della giornata del 19 marzo ma non si conosce la data precisa di inizio della tradizione.
Ogni anno il 19 marzo.